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Digital Service Act – Una guida semplice per genitori attenti alla sicurezza online dei proprfigli

Oggi ci troviamo di fronte a un nuovo capitolo nella storia della sicurezza online: l’entrata in scena del Digital Service Act (DSA). Questo regolamento, approvato il 5 luglio 2022 dall’Unione Europea, entrato in vigore il 25 agosto 2023, segna un punto di svolta fondamentale nella creazione di un ambiente digitale più sicuro e protetto per noi e per i nostri giovani cittadini del mondo virtuale.

Durante il weekend ho letto il testo del regolamento (se ti interessa, lo trovi qui in italiano), curiosa di capire quali cambiamenti dovrebbero stare per accadere.

Se è tutto vero quello che ho letto, ci sono alcune Big Tech in… Big Troubles.

Ma andiamo con ordine.

Il cambiamento che stavamo aspettando. O almeno l’inizio.

Ciò che, a mio avviso, rende il DSA abbastanza rivoluzionario è la sua portata. Questo regolamento si applicherà uniformemente in tutta l’Unione Europea, garantendo agli utenti gli stessi diritti ovunque e affermando un approccio unitario che elimina la confusione derivante da 27 diverse leggi nazionali. 

Inoltre, è importante notare che il DSA si applicherà a una vasta gamma di intermediari online, inclusi social network, motori di ricerca, marketplace e servizi di hosting. La sua ambizione è grande quanto la responsabilità di creare un ambiente digitale sicuro.

Qualche nome che conosciamo tutti? Facebook, Instagram, YouTube, TikTok, Amazon, Apple, Booking, Alibaba, Google, Pinterest, LinkedIn, Zalando e Snapchat… e la povera Wikipedia.

L'essenza del DSA: garanzia di trasparenza e nuova responsabilità

La parola chiave del DSA è: trasparenza

I fornitori di servizi digitali sono ora chiamati a rendere trasparenti le pratiche di profilazione e il funzionamento delle loro piattaforme. Inoltre, devono collaborare attivamente con le autorità e sottoporsi a audit indipendenti. 

Questa nuova cultura di responsabilità è destinata a plasmare l’ecosistema digitale, europeo ma anche globale, e arriva forse un po’ in ritardo… solo 22 anni dopo l’entrata in vigore dell’E-Commerce Directive.

sicurezza online

Obiettivi principali del DSA

L’UE ha optato un approccio moderno per un ambiente online sicuro ed equo. 

Il DSA, insieme al Digital Market Act (DMA), suo fratello, mantengono un equilibrio tra sicurezza, innovazione e accesso libero, con la volontà di affrontare le sfide del digitale. Sono leggi che si applicano solamente all’Unione Europea ma influenzano anche il panorama digitale mondiale.

Gli obiettivi principali sono:

  • Creare uno spazio digitale sicuro per tutti gli utenti dei servizi digitali.
  • Tutelare i diritti fondamentali e garantire un ambiente online senza compromessi.
  • Promuovere l’innovazione e la crescita.
  • Creare condizioni di parità per spingere l’evoluzione digitale, nel mercato europeo e globale.

Ma facciamo un passo indietro: cosa si intende per servizio digitale?

Ma cosa sono i Servizi Digitali? Sono tutte le esperienze che fai online. 

Alcuni esempi includono social network, siti web o app di intrattenimento e informativi, piattaforme per acquisti online, strumenti per meeting online e molto altro. 

Gli obblighi del regolamento sono proporzionati al tipo di servizio offerto e al numero di fruitori.

servizi digitali

Quali sono i vantaggi dell'avere dei servizi digitali?

Vogliamo continuare ad avere i servizi digitali? 

Certamente! 

Essi ci offrono efficienza, semplificando la vita quotidiana, accessibilità, permettendoci di ottenere informazioni da qualsiasi luogo, e convenienza, rendendo più agevoli gli acquisti online e la prenotazione di servizi. Inoltre ci garantiscono connessione, permettendo di eliminare la distanza fisica nelle relazione e innovazione, perché promuovono la circolazione di nuove idee, stimoli e lo sviluppo di nuove tecnologie.

È necessaria una regolamentazione

Tuttavia, è essenziale regolamentare i servizi digitali a causa dei rischi associati. 

Da contenuti illegali a privacy compromessa, da cyberbullismo a dipendenza digitale, queste sfide richiedono attenzione. 

Altri temi molto importanti da non sottovalutare sono la sicurezza online, la disinformazione causata dalle fake news e la violazione dei diritti in generale. 

Il DSA si pone come risposta a queste esigenze.

 

Obblighi e tutele previsti dal Digital Service Act

Il DSA impone obblighi chiari e rigidi ai fornitori di servizi digitali, soprattutto alle piattaforme online e motori di ricerca di grandi dimensioni. 

Ecco alcuni dei principali obblighi comuni a tutti i servizi digitali:

  • Chiarezza elementare sulle condizioni e i requisiti del servizio 
  • L’uso degli algoritmi di raccomandazione dovranno essere spiegati in modo chiaro
  • Trasparenza sui sistemi di suggerimenti e di pubblicità online Bambini e dati sensibili al sicuro: Sarà vietato mirare pubblicità su di loro
  • Basta inganni! Saranno vietati trucchetti per influenzare gli utenti (ad es. dark pattern)
  • Totale collaborazione con autorità nazionali se necessario
  • Obbligo di segnalazione di atti criminali
 

Sono previsti, inoltre, obblighi più rigorosi per piattaforme online e motori di ricerca di grandi dimensioni (ovvero con più di 45 milioni di utenti al mese) perché presentano rischi più elevati, tra cui:

  • Obbligo di condivisione dei dati e degli algoritmi con autorità e ricercatori autorizzati per comprendere i rischi online
  • Obbligo di collaborazione in risposta alle emergenze
  • Codici di condotta specifici da seguire
  • Verifiche indipendenti per controllare dati di bilancio e procedure
  • Possibilità per gli utenti di bloccare le raccomandazioni basate sulla profilazione
  • Divieto di presentazione di informazioni scorrette, incomplete o fuorvianti
  • Obbligo di rettifica in caso di informazioni scorrette
 

Ma chi si occuperà di vigilare affinché queste aziende rispettino il nuovo regolamento?

Vi ricordate quando ci raccontavano che sarebbero nate nuove occupazioni di cui ancora non potevamo neanche immaginare l’esistenza? 

Eccoci.

Verranno, infatti, introdotte due nuove figure:

  • Compliance Officer: figura interna all’azienda, con obbligo di imparzialità e trasparenza nel giudizio, che dovrà monitorare l’osservanza del regolamento da parte delle aziende.
    Sarà una persona esperta facente parte dell’azienda, che saprà bene cosa fare grazie al DSA e avrà il dovere di giudicare in modo equo e aperto.
    Una sorta di guardiano incaricato dalle grandi piattaforme online per assicurarsi che le aziende rispettino le regole. 
    Non vorrei essere nei suoi panni, sarà un lavoro difficile e non sarà semplice mantenere gli…equilibri. Se sarà una persona furba si farà pagare un sacco di soldi!
  • Digital Services Coordinator: è una nuova autorità indipendente a livello nazionale che assicura che le regole siano seguite nelle attività online.
    Si impegnerà ad essere trasparente, imparziale e rapida nelle azioni e pubblicherà un report annuale sul suo lavoro.
    Secondo l’articolo 38, il suo ruolo principale è coordinare le norme a livello nazionale e gestire le lamentele contro le aziende che offrono servizi online.
    Inoltre, avrà l’onere di indagare su comportamenti illegali e il potere di fare ispezioni. Se viene confermata un’azione illegale, potrà imporre multe e sanzioni e persino richiedere alle autorità giudiziarie di bloccare temporaneamente l’accesso al servizio in questione.
 

È arrivato un inizio di "risposta dall'alto" che richiedevano in tanti?

In parte sì, vediamo se porterà i suoi frutti

Il Digital Service Act rappresenta un passo audace verso un ambiente online più sicuro ed equo. 

Come genitori e tutori, abbiamo il compito di comprendere questi cambiamenti e di guidare i nostri figli attraverso il mondo digitale in modo sicuro ed educativo e questo strumento è una primissima risposta alla richiesta di regolamentazioni dall’alto più stringenti. 

Nel prossimo articolo del blog analizzerò più nel dettaglio l’impatto del Digital Service Act sulla protezione dei bambini online.

Stay tuned!

Fonti e bibliografia

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